«Diario italiano» de Mattia Tarantino: Gianni Ruscio

Gianni Ruscio (1984) è nato e vive a Roma. È musicoterapista presso una comunità diurna e residenziale per adulti e minori autistici con disagio psicosociale. Ha pubblicato le raccolte di poesie Amore è l’errore (2008), Nostra Opera è mescolare intimità (Tempo al Libro 2011), Hai bussato? (Aler Ego 2015), Respira (Ensemble 2016), Interioranna (Algra 2017), Proliferazioni (Eretica 2017), L’ottavo giorno (Oèdipus 2021).

Gianni Ruscio (1984) nació y vive en Roma. Es musicoterapeuta en una comunidad diurna y residencial para adultos y menores autistas con malestar psicosocial. Ha publicado las colecciones de poesía Amore è l’errore (2008), Nostra Opera è mescolare intimità (Tempo al Libro 2011), Hai bussato? (Aler Ego 2015), Respira (Ensemble 2016), Interioranna (Algra 2017), Proliferazioni (Eretica 2017), L’ottavo giorno (Oèdipus 2021).


Mutazioni | Mutaciones

Mortale indigesta e sottovalutata
la grazia – lama – del coltello nella mano
del macellaio. Prende pezzi di noi
che poi lavora con una tecnica
precisa e da manuale. Sui libri
di scuola non c’era scritto
cosa se ne sarebbe dovuto fare
col peso dell’umana mattanza.

Mortal indigesta y subestimada
la gracia – hoja – del cuchillo en la mano
del carnicero. Toma pedazos nuestros
y los trabaja con una técnica
precisa y de manual. En los libros
de escuela no se ha escrito
sobre qué se debe hacer
con el peso de la matanza humana.

Sfilettiamo e sfiliamo
parti di noi dalla carcassa
cruda
per deporle adeguatamente
truccate e spennellate
su una brace. Crudeltà è la parte
più affascinante per noi che
seppelliamo brandelli di carne
dentro la bocca e defechiamo stragi.

Fileteamos y removemos
nuestras partes del cadáver
crudo
para colocarlas adecuadamente
maquilladas y peinadas
sobre una brasa. La crueldad es la parte
más fascinante para nosotros que
enterramos trozos de carne
en la boca y defecamos masacres.

Noi eravamo il punto
di contatto superficiale
con le secrezioni i nervi i muscoli
che ferocemente e con bocca vorace
assalivamo nel ritardo accumulato
dell’esistenza. Esiste l’animale come
non esiste l’uomo
non esiste dio.

Éramos el punto
de contacto superficial
con las secreciones y nervios y músculos
que ferozmente y con boca voraz
atacábamos en el retardo acumulado
de la existencia. Existe el animal como
no existe el hombre
no existe dios.

Scaturisca dal seno
il verbo del senso
suggelli nella macellazione
il nostro nome.

Que brote del seno
el verbo del sentido
selle en el matadero
nuestro nombre.

Ogni parola veniva giù
dall’alto. Levigavi
la pronuncia delle sillabe
sul basso ponte di Testaccio:
eri un tuffo dalla tua bocca
primigenia
dalla casa dei tuoi avi
alla canzone
che ti nasceva
tra costole
luminose.

Cada palabra vino
de lo alto. Suavizaste
la pronunciación de la sílaba
sobre el puente de Testaccio:
fuiste un salto de tu boca
primigenia
de la casa de tus ancestros
a la canción
que nacía
de entre tus costillas
luminosas.


 

«Diario italiano», columna de Mattia Tarantino | Buenos Aires Poetry | Traducción al español de Ignacio Oliden